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La visita neurologica  
La visita neurologica è un insieme di manovre che il medico fa compiere al paziente per evidenziare eventuali disturbi delle funzioni esaminate. Una diagnosi precisa non può da un'accurata anamnesi e da un attento esame clinico del paziente. Importanti elementi per orientare la diagnosi oltre l'età e il sesso, sono le modalità di esordio del disturbo e l'eventuale andamento nel corso del tempo.

La visita si articola normalmente in questi esami:
  • Esame dei nervi cranici
    olfatto, visione centrale e periferica, fondo oculare e motilità pupillare, riflessi pupillari (fotoreattività diretta e consensuale, accomodazione e convergenza), nistagmo (spontaneo e da fissazione), sensibilità facciale, funzione masticatoria e riflesso corneale, mimica facciale superiore e inferiore e senso del gusto, udito ed equilibrio (presenza di eventuali deviazioni posturali statiche o cinetiche), sensibilità e motilità oro-faringea (volontaria e riflessa), fonazione ed eventuali deviazioni del velo pendulo, funzionalità dei muscoli trapezio e sternocleidomastoideo, trofismo ed eventuali deviazioni e/o fascicolazioni della lingua.

  • Esame del sistema motorio
    Nell’esame della funzione motoria, si valuta la velocità, la simmetria e la coordinazione. I muscoli devono essere esaminati in merito alla loro consistenza (trofismo), a eventuali anomalie di postura e alla presenza di movimenti spontanei (fascicolazioni, tremori).

  • Valutazione della forza muscolare
    L'esame del tono muscolare e della forza (eseguito opponendo una resistenza al movimento compiuto dal paziente e saggiando segmento per segmento i muscoli specifici o facendo compiere alla persona particolari "manovre") può rivelare una debolezza localizzata.

  • Esame della coordinazione, della postura e dell'andatura
    La normalità di tali funzioni richiede l'integrità delle vie motorie, vestibolari e propiocettive. Una lesione in ognuna di queste vie produce deficit caratteristici.
    Si osserva con attenzione la deambulazione (la marcia) normale, poi quella sulle punte e sui talloni.
    Il cervelletto svolge un ruolo fondamentale nella regolazione dell’equilibrio. Nell'atassia cerebellare è necessaria un'andatura a base allargata per il mantenimento della stabilità, un piede cadente provoca l'andatura steppante (nella quale la gamba viene alzata più in alto del normale nel tentativo di evitare che inciampi); il deficit di forza della muscolatura pelvica causa l'andatura anserina, mentre la spasticità di un arto inferiore comporta l'andatura falciante.
    Il test di Romberg consiste nell’invitare il paziente a mantenere la stazione eretta a piedi uniti e a occhi chiusi. Il neurologo, in questo caso, valuterà la presenza di oscillazioni del corpo.
    Per valutare la coordinazione motoria si esegue il test indice-naso e tallone-ginocchio. Nel primo caso, si invita il paziente a toccare il naso con il dito indice, prima ad occhi chiusi, compiendo un ampio movimento circolare con il braccio. Nel secondo caso, si invita il paziente - in posizione distesa - a mettere il tallone destro sul ginocchio sinistro (o viceversa) e a muoverlo lentamente verso i piedi. In entrambi i test, il neurologo valuterà la capacità del paziente di eseguire l’esercizio, attraverso movimenti ben coordinati e la presenza di eventuali disturbi che gli impediscano di "colpire" l’obiettivo con precisione (dismetrie).

  • Esame della sensibilità
    La valutazione delle funzioni sensorie consiste nell’esame delle sensibilità superficiali (tattile, dolorifica e termica), quindi delle sensibilità profonde e, infine, della sensibilità combinata (discriminazione tattile, localizzazione tattile e stereognosia).
    I più comuni disturbi sensitivi possono essere di differenti tipi:
    • parestesie, che si manifestano - in genere - come formicolii in alcuni distretti del corpo;
    • disestesie, caratterizzate da un’alterata percezione sensitiva, per la quale i pazienti percepiscono un normale stimolo tattile, come una sensazione fastidiosa, urente, non ben definita;
    • deficit della sensibilità tattile, termica, dolorifica e vibratoria.

  • Prova dei riflessi
    Si controllano i riflessi sia profondi che superficiali.


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