La Sclerosi Multipla informazioni, approfondimenti e news dalla ricerca
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Users Online: 30 Martedì, 08 Ottobre 2024 23:52:38
La Sclerosi Multipla informazioni, approfondimenti e news dalla ricerca

I sintomi  
I sintomi, nella Sclerosi Multipla, dipendono dalle aree del cervello e del midollo spinale in cui si verifica la demielinizzazione, causa del rallentamento degli impulsi nervosi da e verso il cervello.
Se in uno stato di normalità le informazioni nelle fibre nervose sono trasmesse a 100 m/s, in un individuo affetto dalla Sclerosi Multipla la velocità scende gradualmente a 5 m/s.
Nel corso della malattia la distruzione delle guaine mieliniche causa il rallentamento o il blocco degli impulsi che vanno dal sistema nervoso centrale verso le diverse parti del corpo e viceversa.


mielina danneggiata

Il quadro clinico è caratterizzato dal manifestarsi di uno o più sintomi, variamente associati tra loro, che si susseguono nel tempo.
L’attacco del sistema immunitario alla mielina, infatti, non è costante: ci possono essere periodi in cui la malattia è improvvisamente aggressiva ed altri periodi di quiete, più o meno lunghi.
Ogni riacutizzazione si presenta in modo diverso, con sintomi diversi ed esiti diversi: ci possono essere dei danni permanenti di varia gravità, ma può anche succedere che i sintomi scompaiano del tutto.
Le persone con SM hanno quindi sintomi molto diversi tra loro e spesso associati a creare un quadro clinico personale. Sovente, si tratta di sintomi capaci di interferire pesantemente con la vita quotidiana della persona, peggiorandone la qualità della vita.

I sintomi visivi
I disturbi visivi, transitori o permanenti, così come i deficit di acuità visiva colpiscono il 20% delle persone con Sclerosi Multipla.
La neurite ottica retrobulbare (NORB) è l’infiammazione del nervo ottico e può provocare anche la perdita temporanea della vista. Molto spesso si manifesta con offuscamento o annebbiamento o alterazioni della percezione dei colori e sovente anche con dolore perioculare che si accentua coi movimenti oculari, quasi sempre da un occhio solo.
Le neuriti ottiche possono, inoltre, provocare un punto cieco al centro del campo visivo, definito “scotoma”, che pregiudica la vista.
Il deficit visivo di solito raggiunge un picco in alcuni giorni, poi generalmente migliora in un arco di tempo compreso tra le 8 e le 12 settimane.
Nelle neuriti ottiche È importante, per limitare il danno, intervenire prontamente con la terapia cortisonica, che ha una potente attività antifiammatoria.
Un altro sintomo è la diplopia (visione doppia) dovuta alla mancanza di coordinazione dei muscoli degli occhi, causata dall'infiammazione dei nervi oculomotori.
Infine il nistagmo che consiste in movimenti involontari dei globi oculari.

I sintomi sensoriali
Formicolii, sensazioni di bruciore, parestesie (percezioni alterate degli arti e di altre parti del corpo). Può anche manifestarsi la ridotta sensibilità (ipoestesia) o accentuata sensibilità (iperestesia) al tatto, al caldo, al freddo o al dolore.
Il dolore nella SM è determinato spesso da nevralgie (infiammazioni dei nervi). Vi è anche il dolore muscolare causato da crampi, spasmi ed ipertono muscolare.

I sintomi motori e del coordinamento
Sono causati soprattutto da demielinizzazione della sostanza bianca del midollo spinale, associata frequentemente a coinvolgimento delle piramidi bulbari, del ponte, dei peduncoli cerebrali e della sostanza bianca dei centri semiovali.
Sovente è presente spasticità, cioè aumento del tono muscolare (ipertono) che rende i muscoli sempre un po’ contratti, associata ad una riduzione della forza muscolare e talvolta con delle alterazioni dell’equilibrio e della coordinazione dei movimenti.
Le alterazioni del movimento possono colpire anche i muscoli della bocca, della lingua e della laringe, causando delle difficoltà nel linguaggio, ossia difetti di pronuncia e del ritmo.
Gli stessi disturbi motori possono anche causare disfagia, cioè difficoltà nella deglutizione che, soprattutto nelle fasi più avanzate della malattia, può provocare soffocamento.

Sintomi neuro-urologici
Per vescica neurologica si intende l’alterazione dei meccanismi di regolazione vescico-sfinterici da patologia neurologica documentata.
L’entità delle disfunzioni dipende dal livello della lesione neurologica e dalla sua estensione.
La minzione è un evento coordinato caratterizzato dal rilasciamento dello sfintere, contrazione del detrusore, apertura del collo vescicale e dell’uretra con emissione del flusso urinario.

Il Centro Pontino della Minzione, attraverso le sue vie di connessione al Centro Sacrale della Minzione è responsabile dello svuotamento vescicale coordinato e volontario.
L’integrazione dei due centri e la loro integrità è un requisito indispensabile per lo svuotamento vescicale coordinato.
Lesioni soprapontine (tipiche nella SM) possono causare la perdita dell’input inibitorio, le contrazioni detrusoriali non inibite determinano frequenza minzionale, urgenza e incontinenza da urgenza. In questo caso non vi è rischio di danneggiamento dell’alto apparato urinario perché il residuo vescicale post-minzionale è assente o insignificante.

Si può, altresì, presentare iperattività detrusoriale associata a deficit della contrattilità, che associato al ritardato rilasciamento perineale può causare ritenzione urinaria parziale.
Nelle lesioni midollari soprasacrali vi può essere incontinenza e ritenzione urinaria associata.
L’iperattività detrusoriale è causa di incontinenza e l’iperattività dello sfintere esterno di flusso ostruito e ritenzione urinaria. Questa è una situazione piuttosto pericolosa per le vie urinarie, in quanto all'interno della vescica si producono pressioni elevate, nel tentativo di realizzare lo svuotamento. La conseguenza può essere un reflusso di urine dalla vescica verso gli ureteri e i reni con la possibilità di provocare danni importanti alla funzione renale.
La manifestazione clinica più frequente in caso di lesione sacrale e/o periferica è la ritenzione urinaria con possibile incontinenza da rigurgito.
Si può avere dilatazione renale, anche in assenza di reflusso vescico-ureterale, da sovradistensione vescicale con dilatazione da rallentato transito reno-uretero-vescicale.
La sovradistensione è causa di stretching detrusoriale con danno muscolare.
Il continuo ristagno di urine nella vescica predispone allo sviluppo di infezioni, di calcoli vescicali e può determinare danni importanti alla funzione renale.

Disturbi della sessualità
I sintomi più frequenti sono: perdita di sensibilità nell'area genitale, diminuzione della libido, incapacità a raggiungere o mantenere l'erezione e perdita di capacità orgasmica.
I fattori psicologici come cambiamenti nella visione del proprio corpo, perdita dell’autostima, depressione, ansietà, rabbia e stress possono contribuire a provocare questi disturbi.


Fatica
La Sm si associa a due diversi tipi di fatica: la fatica primaria che provoca un senso di stanchezza persistente che preclude al paziente qualunque tipo di attività, anche minima, la fatica secondaria che, invece, causa una sensazione di generale affaticamento dopo solo pochi minuti di attività.
Si ritiene che entrambe le forme possano essere correlate alla perdita della capacità di gestione degli impulsi nervosi. Non si esclude che la sensazione di affaticamento possa essere indotta da squilibri neuroendocrini e immunitari.
È possibile distinguere la fatica cronica (presente in qualsiasi momento della giornata dalla fatica acuta che invece rappresenta un significativo, e improvviso, aumento di stanchezza e che limita le normali attività.
Spesso la fatica acuta è associata a una ricaduta.
Non sono note con esattezza le cause di questo sintomo così caratteristico della SM. Sono state avanzate alcune ipotesi:
    • il rallentamento della conduzione nervosa cerebrale dovuto alla demielinizzazione

    • un maggiore consumo energetico nelle attività motorie

    • una disfunzione del sistema immunitario che coinvolge le citochine proinfiammatorie

    • un deficit del metabolismo in alcune aree del Sistema Nervoso Centrale.

    • una disconnessione tra aree cerebrali

    • un’aumentata attivazione delle aree cerebrali
La fatica può precedere o essere uno dei sintomi principali di una ricaduta.
Tende a peggiorare con il clima caldo umido.
Circa l’85% delle persone con SM soffre del sintomo della fatica.
Il senso di stanchezza interferisce con le attività fisiche e mentali e ha un impatto considerevole sulla qualità della vita quotidiana.
Spesso ha un andamento variabile non solo da un giorno all’altro ma, anche, nell’arco della stessa giornata. Sovente è più intenso la mattina rispetto la sera.



I disturbi cognitivi
Nella SM possono esserci disturbi cognitivi e soprattutto disturbi della memoria, dell’attenzione, della concentrazione, che possono comparire nelle fasi più avanzate della malattia.

I disturbi psicologici
Accettare la malattia è difficile e la depressione è uno dei sintomi più diffusi tra i pazienti affetti da SM.
Al decorso imprevedibile e fluttuante e al timore di rimanere invalidi, si aggiunge l'incertezza della prognosi.
È dunque importante per il benessere associare terapie fisiche e terapie di tipo psicologico.
Le ragioni per cui insorgono sintomi depressivi non sono ancora chiare, ma si formulano ipotesi su alcune connessioni.
Qui di seguito accenniamo ad alcune ipotesi formulate: genetiche, alterazioni organiche del cervello, disturbi ormonali, anomalie del sistema immunitario e fattori sociali:
    • Alterazioni organiche del cervello 10%
      Le depressioni sono più frequenti in persone con SM con focolai infiammatori nel cervello che in quelli colpiti da una forma esclusivamente spinale (infiammazioni nel midollo spinale). Ciò induce a supporre una correlazione tra depressione e alterazioni organiche cerebrali dovute alla SM. Un particolare ruolo sembra essere rivestito dalle aree anteriori dell’emisfero cerebrale sinistro.


    • Fattori genetici
      Finora non si hanno prove dell‘esistenza di una connessione genetica tra SM e depressione. Tuttavia la percentuale di depressioni nelle persone con SM è molto più alta che in pazienti con altre malattie neurologiche o croniche. Dunque, con ogni probabilità, la depressione nella SM non costituisce una semplice reazione psichica alla malattia.


    • Fattori ormonali
      Quali ulteriori cause della depressione vengono discusse le disfunzioni ormonali e le disfunzioni del sistema immunitario


    • Medicamenti
      Ancora da accertare, è anche l’influsso che certi medicamenti, ad esempio l‘interferone, hanno sull’umore della persona


    • Stress
      La comparsa e l‘intensità dei sintomi depressivi sembra dipendere dal grado di stress soggettivo percepito dalla persona con SM, e dal sostegno sociale ricevuto. Il senso d‘abbandono di fronte al corso imprevedibile della malattia è probabilmente un fattore importante nell‘ insorgere della depressione. Ancora oscuro è invece il rapporto tra depressione e ricadute SM.


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